Sai che la pelle parla di noi?
Ogni individuo esprime attraverso la pelle quello che ha nascosto dentro, nella parte più recondita dell’animo. La pelle esprime quello che siamo e come viviamo la nostra vita. È la tela della nostra anima, dove rughe, cicatrici, rossori e pallori disegnano il nostro stato emotivo, il nostro mondo interiore.
Le emozioni emergono in superficie: basta pensare ad esempio a quando arrossiamo, dopo aver ricevuto un complimento o quando manifestiamo la nostra rabbia. È un riflesso incontrollabile che comunica un messaggio.
La pelle è il nostro strato protettivo che si estende su tutto il corpo e viso, interrompendosi solo nei punti in cui a tale protezione provvedono le mucose.
Come la crosta terrestre protegge il cuore del pianeta, la nostra pelle protegge il nostro nucleo emotivo. Divisa in epidermide, derma e ipoderma, la pelle è il nostro organo più esteso e nonostante sia molto sottile, svolge un ruolo fondamentale nel funzionamento dell’organismo, tanto che non sarebbe possibile restare in vita se ampie aree della pelle fossero gravemente danneggiate. È una vera e propria barriera di protezione contro traumi, pressioni, frizioni, colpi e microbi. È un isolante e un regolatore termico. Percepisce gli stimoli, respira, ripulisce l’organismo, si rinnova continuamente e parla di noi.
La pelle disegna il nostro profilo nello spazio e, in questo modo, il nostro corpo pone dei confini rispetto al resto del mondo. Sembrerebbe muoversi su un piano semplicemente fisico, ma in realtà si può arrivare fino a una dimensione più profonda. La pelle, infatti, ha uno strettissimo legame con la parte più vera e profonda di noi stessi. All’inizio della nostra vita la pelle e i nervi sono intimamente legati. La cute, infatti, deriva dallo stesso gruppo di cellule in cui si sviluppa il sistema nervoso nella fase embrionale. Questo è un legame talmente forte che persiste durante la crescita dell’individuo e, data la quantità di filamenti nervosi presenti nella pelle, può essere considerata un proprio “sistema nervoso in superficie”.
È affascinante osservare come la nostra pelle coglie sensazioni e stimoli che vanno in profondità, al fine di riprodurre emozioni e pensieri che, a loro volta, regolano la vita stessa della pelle. Ma è ancora più affascinante comprendere come grazie al ciclo di rinnovamento cellulare che coinvolge ogni strato della pelle e che dura circa 28 giorni, ci sia trasformazione e rinnovamento legato alla vita, alla morte e alla rinascita. Al termine di ogni ciclo di rigenerazione, anche l’identità di ogni individuo sfuma per rinascere trasformata.
Le malattie cutanee si manifestano, molto spesso, in concomitanza di difficili momenti di passaggio o profonde trasformazioni.
Attraverso il tatto con una carezza o un massaggio possiamo trasmettere dolcezza in tutte le sue sfumature, così come benessere profondo. Il profumo della pelle traduce invece i pensieri che vengono diffusi dalle cellule. Una persona che ha un buon odore alimenta buoni pensieri. Chi emana un pessimo odore, anche dopo una doccia, può reprimere la collera o essere pieno di odio e rancore. Nel mondo animale, così come per gli uomini, l’olfatto rappresenta il senso più sviluppato e anche se l’utilizzo dei profumi nei cosmetici ci ha portato a dimenticare la capacità di sentire il nostro odore, in realtà lo sentiamo benissimo.
La pelle è il luogo delle relazioni, dei rapporti, degli incontri. Non a caso ci capita spesso di dire: “mi piace a pelle” oppure “mi infastidisce…è questione di pelle”.
Se esiste un conflitto tra noi e il mondo esterno che ci circonda, la pelle lo sente e lo esprime.
Il conflitto non è sempre e solo con gli altri, ma potrebbe essere anche con se stessi. Se c’è un conflitto interiore e non lasciamo vivere liberamente alcune parti di noi, è sicuro che questi conflitti compariranno sulla nostra pelle sotto forma di lesioni o patologie di diverso tipo.
Se la pelle è morbida e setosa esprime il desiderio di essere gentili, inducendo gli altri ad avvicinarsi a noi. Se è "rugosa" esprime ruvidezza nei rapporti con gli altri. Se è “brufolosa” indica un rifiuto della propria personalità. Una pelle “secca” parla di solitudine, mancanza di amore e tristezza.
La pelle è una vera e propria superficie che riflette tutti gli organi interni così come ogni stimolazione di una zona corrispondente della pelle viene condotta verso l’interno al rispettivo organo.
Questo rapporto molto stretto è alla base di tutte le terapie delle zone riflesse, ad esempio la riflessologia plantare.
Il prurito, le eruzioni cutanee, l’acne, l’eczema, sono tutte malattie che esprimono situazioni di disagio interiore, difficoltà ad accettarsi, difficoltà al cambiamento, difficoltà ad esprimere le emozioni, ansia, stress, paura, tensioni, ecc.
Almeno l’80% delle malattie della pelle derivano dalla psiche. Pertanto, possiamo prenderci cura della nostra pelle dall’interno curando le nostre emozioni, il nostro IO e aiutandola dall’esterno con l’applicazione delle giuste creme, oli, maschere, sieri, ecc.
Sensi Skinfood è una linea di dermocosmesi naturale e psicocosmesi funzionale che si sposa perfettamente con i protocolli di benessere estetico e olistico, puntando all'equilibrio di corpo mente e spirito, attraverso texture, formulazioni innovative e profumazioni naturali prive di allergeni e molto delicate. Virginia Tiraboschi, la fondatrice del brand ha creduto fin da subito nell’importanza di stare bene con se stessi, allontanandosi da tutto ciò che le procura ansia, stress, disagio, insofferenza e tristezza. Aver preso coscienza che “noi siamo l’espressione più autentica della nostra pelle” ha portato la fondatrice del brand a credere nel progetto Sensi Skinfood che in maniera olistica e globale affronta il benessere e l’estetica che sono un tutt’uno per l’individuo, non potendo essere scissi in due aspetti che inevitabilmente si devono ibridare, non solo attraverso una sartoriale combinazione di protocolli, proposti da terapisti di centri qualificati ma anche attraverso la cura a casa.